BIO-BIBLIOGRAFIA


LE OPERE

Catechismo Cattolico sulle Rivoluzioni

Quibus, quantisque malorum







Serafino Sordi


Serafino Sordi

     Serafino Sordi (nato a Cesenatico di Piacenza il 3 febbraio 1793, morto a Verona il 17 maggio 1865), esercitò un notevolissimo influsso nella rinascita tomistica con l’insegnamento, con gli scritti, con il contatto con uomini eminenti quali il Taparelli, il Curci e Giuseppe Pecci. Insegnò a Ferrara, Modena, Forlì, Spoleto, fu rettore a Urbino, Modena, Piacenza e Reggio, provinciale a Roma, scrittore a “La Civiltà Cattolica”.
     Scrisse parecchi opuscoli di carattere filosofico esaminando e criticando le idee filosofiche di Gioberti, Rosmini (Lettere intorno al Nuovo Saggio sull’origine delle idee dell’ab. A. Rosmini, Modena 1843; I primi elementi del sistema di V. Gioberti dialogizzati tra lui e un lettore dell’opera sua, Bergamo 1849; I misteri di Demofilo per S. S. professore di filosofia, Torino 1850); altri scritti in cui espone il suo pensiero filosofico rimasero inediti e alcuni sono stati pubblicati (Ontologia, Theologia naturalis aliaque philosophica scripta, a cura di Paolo Dezza, Milano 1944-45).
     Benché i suoi primi studi fossero di indirizzo non scolastico, venuto a contatto con il pensiero tomista ne fu preso d’ammirazione e da allora non ebbe più incertezze ed esitazioni, donde la convinzione profonda che traspare dai suoi scritti, insieme con una penetrazione e acutezza di speculazione, solida logica nello sviluppo del proprio pensiero, conoscenza vasta di autori e sistemi moderni, chiarezza di esposizione. Di carattere modesto e riservato fino a pubblicare anonime alcune opere, il suo nome non ebbe la risonanza che la sua opera meritava.